domenica 2 luglio 2017

anagrammi

A volte capita che nei posti che si conoscono bene non si guardi allo stesso modo che si usa in quelli che non si conoscono. È una cosa che ha il suo vantaggio, pare, serve a rendersi conto meglio di ciò che c’è di diverso. È un po’, sempre che abbia capito bene, come sovrapporre l’immagine che si vede a quella che si ha in testa e vedere solo ciò che c’è di diverso. Ecco, io oggi in bagno, tra le cose di Daniele, ho visto una bottiglietta verde con scritto Stress refile in bianco. E mentre pensavo Ma cosa si è portato a casa dall’ultimo viaggio mi sono accorta che avevo fatto un anagramma. É che refile è una parola che conosco bene, ho preso su le lettere e le messe a formare la parola che conosco. Non aveva significato così ho letto veramente, era Stress relief. Io, quando leggo libri, quella cosa lì la faccio spesso con i nomi propri. Prendo su le lettere e decido come si chiamano i personaggi. A volte però non sono anagrammi, son solo errori.

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