sabato 10 marzo 2012

due domande

Mi chiedo perché? Anche se lo so benissimo perché, perché nel senso di come mai? Quello che non so è perché nel senso di: ma che senso ha? È quella la domanda che mi faccio, che senso ha? Quando la smetterò? Ogni volta va un po’ meglio, però ho ancora tanto da fare per viverla tranquillamente. Che senso ha che io ogni volta passi delle settimane (e delle notti) di merda? che inizi a star male due settimane prima e che l’unico modo che ho per star meglio è non lasciarmi spazio libero? E ‘sta mattina ripensavo a una cosa che ho saputo ieri e che se fossi in un periodo normale ne sarei stata fin contenta e invece la mia reazione è stata: ma ci vuole la tessera, a me i posti dove si può andare solo con la tessera non piacciono. E oggi a ripensarci mi vien da ridere, ridere di me, del mio carattere, delle mie idee. Poi torna su il cattivo umore e allora passo all'attacco: ‘sto fine settimana lo riempio per bene, la prossima settimana lavorativa è di quelle senza tregua, e ora mi organizzo per uscire anche mercoledì e sabato sera. E poi mi metterò d’impegno a lasciar pochi spazi anche in quella dopo e se non passa questa sensazione anche in quella dopo ancora. Poi bon, dovrei tornare ad essere normale.
(post della serie: uno sfogo, chissà se resta o se lo cancellerò che quando leggo i post sfogo di altri penso: ma un amico non ce l'ha?)

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